Ricordi?
Tu lei e quel treno.Sembra una vecchia storia.
E invece no...qui dove c'è tempo per parlare:
un lungo viaggio verso la città.
Strade diverse, si incrociano ancora in quel posto
che non c'è, come un'isola che rende tutto insolito.
Ma qui no, le favole non c'entrano, lo sappiamo.
E lei che non sapeva neppure se guardarti negli occhi,
l'ha fatto comunque.
Una leggerezza diversa, uno sguardo
che oggi riesce a sostenere.
Tutto è strada, parole, sole e rumore.
Tu l'ascolti e le frasi escono come fiumi in piena.
Frasi che raccontano di voi, noi...sogni, ragazzi,
problemi, insicurezze. Gli sguardi si incrociano.
Lei non pensa a nulla. Ascolta, sorride,
e lascia che tutto scorra, si lascia andare e tutta
la rabbia dentro lascia posto a quel sole immerso nei campi,
nell'azzurro del lago e dei tuoi occhi.
Una profondità che scava dentro.
E si ferma al capolinea, dove fermano i treni.
Lei lo sapeva, lo sapeva.
E alle parole "bella conversazione", non può che
sorridere di un sorriso sincero. Lo è e lo è sempre stata.
"Alla prossima bella conversazione" questo è ciò
che resta di loro. Quattro semplici parole.
Strade diverse.
Lei si allontana con la sua giornata insolita tra le mani.
Pensa a tutte quelle emozioni lasciate a metà...
e a lui che non sa, non vede, non ha saputo,
o voluto vedere.
Ma poi anche le domande si perdono,
nel mare della sua serenità, e lascia alle
spalle quel treno e la sua insolita curiosità.