26 settembre 2008

I mille volti della notte.


...e mi attacco alle stelle che altrimenti si cade
e poi alzo il volume di questo silenzio che fa stare bene...




Lei che aveva perso la testa per lui.
Da allora tutto è cambiato, forse niente.
Tu guardi me...e baci lei.
Ragazzino tu.
E forse un po' anche quella lei che
si sente presa in giro sempre, un po' di più.
Gli errori si pagano. Ed ora lei paga il prezzo
di aver aperto il suo cuore alla persona sbagliata.

E poi lei che con lui voleva solo giocare.
Lei che voleva divertirsi quella sera.
Lasciarsi andare per cadere verso il basso.
Lì dove non c'era già più nulla.
Guardare indietro non serve più,
o forse basta per capire il confine tra quello
che è gioco e la realtà.
Perchè lui le ha rubato una cosa importante:
la fiducia.
E non potrà mai dimenticarlo.


Lei che con lui avrebbe voluto crederci di più.
Quei "ti voglio bene" che cadono come nel vuoto,
come parole senza senso ora, qui, adesso.
Le parole che non bastano più,
l'incomprensione e i niente che vogliono
dire tutto. Perchè é difficile buttarsi di
nuovo senza sapere se cadrai e se qualcuno
ti raccoglierà per lavare le ferite mentre
vorresti solo imparare a volare, di nuovo.


E ancora lei che da lui non chiede nulla.
Legge le parole e le fa scivolare dentro,
perchè ora le servono.
A volte ci scherza. Ma certe notti le sente sue
e le vive, ci si nasconde dentro .
E si chiede cosa ci sia di sbagliato in lei.


Una notte così. Tra i mille lui.
La strada deserta cantando "Ho perso le parole",
perchè quel messaggio aveva proprio ragione.
La macchina fredda e nemmeno una luce.
Parcheggia. Il motore acceso.
Accende l'I-pod e cerca una canzone.
Chiude gli occhi.
E lascia che anche la stanchezza scivoli via
a poco a poco.

...La porta dei sogni
la porta dei sogni
la porta dei sogni chiudila tu...

Nessun commento: