5 ottobre 2007

Sogni che mi appartenevano e che io non conoscevo.

"Sulle sponde del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto."


"Mi sono seduta e ho pianto. Narra la leggenda che tutto ciò che cade nell'acqua di questo fiume, le foglie, gli insetti, le piume degli uccelli, si trasforma nelle pietre del suo letto.
Ah, se solo potessi strapparmi il cuore dal petto e lanciarlo nella corrente,
allora non ci sarebbero più dolore nè nostalgia nè ri
cordi.
Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto.
Il freddo dell'inverno mi ha fatto sentire le lacrime sul viso:
lacrime calde che si sono confuse con le acque gelate che scorrono davanti a me.
In qualche punto, il fiume si unisce con un altro, poi con un altro ancora, finchè, lontano dai miei occhi e dal mio cuore, tutte le acque si confondono con il mare.
Che le mie lacrime scorrano lontano,

perchè il mio amore non sappia mai che un giorno ho pianto per lui.
Che le mie lacrime scivolino via, e solo allora dimenticherò il fiume Piedra, il monastero,
la chiesa sui Pirenei, la bruma, i cammini che abbiamo percorso insieme.
Dimenticherò le strade, le montagne e i campi dei miei sogni: sogni che mi appartenevano e che io non conoscevo."

"So che l'amore è come le dighe: se lasci una breccia dove possa infiltrarsi un filo d'acqua, a poco a poco questo fa saltare le barriere. E arriva un momento in cui nessuno riesce più a controllare la forza della corrente. Se le barriere crollano, l'amore si impossessa di tutto. E non importa più ciò che è possibile o impossibile, non importa se possiamo continuare ad avere la persona amata accanto a noi : amare significa perdere il controllo."


"L'amore è sempre nuovo.
Non importa che amiamo una, due, dieci volte nella vita: ci troviamo sempre davanti a una situazione che non consciamo.
L'amore può condurci all'inferno o in paradiso, comunque ci porta sempre in qualche luogo.
E' necessario accettarlo, perchè esso è ciò che alimenta la nostra esistenza.
Se non lo accettiamo, moriremo di fame pur vedendo i rami dell'albero dellla vita carichi di frutti: non avremo il coraggio di tendere la mano e
di coglierli.
E'necessario ricercare l'amore là dove si trova,
anche se ciò potrebbe significare ore, giorni, settimane di delusione e di tristezza.
Perchè, nel momento in cui partiamo alla ricerca dell'amore, anche l'amore muove per venirci incontro. E ci salva."



"Sulle sponde dei fiumi di Babilonia ci siamo seduti e abbiamo pianto",
ha detto,
come se parlasse da solo.
" Ai salici di quella terra abbiamo appeso le nostre cetre."


Nessun commento: